Una recente sentenza del Tribunale di Firenze ci invita a riflettere su quanto sia potente, ma altrettanto pericolosa, l’Intelligenza Artificiale.

Questo vale per gli avvocati e, per l’effetto, soprattutto per i diritti e la tutela dei loro assistiti.

Nel caso di specie, precedenti giurisprudenziali inconferenti se non inesistenti sono stati sfornati dall’AI ma per fortuna senza alcun danno, almeno questa volta, per l’avvocato ed il suo cliente.

Questo perché ciò è avvenuto senza influenza sull’esito della causa, in quanto nelle fasi precedenti il lavoro, professionalmente artigianale, del Collega era stato corretto, così come la sua strategia.

Che cosa impariamo da tutto questo?

Che è sicuramente importante, non solo nel diritto, saper “domare” i nuovi strumenti tecnologici, ma a fare la differenza sarà sempre e solo la QUALITÀ UMANA.

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