Incapacità naturale, pregiudizio e malafede
Corte d’Appello di Napoli, sentenza n. 3199 del 22 settembre 2020
La Corte d’Appello di Napoli ha affrontato il tema dell’annullamento di un contratto di compravendita a causa dell’incapacità naturale di una delle parti. I Giudici partenopei hanno emesso una sentenza interessante in quanto affronta la questione della necessità o meno dell’esistenza di un pregiudizio per l’incapace ai fini dell’annullamento del negozio giuridico da egli stipulato. Orbene, con la pronuncia in questione si è ritenuto che – in linea con quanto previsto dalla giurisprudenza ed in contrasto con parte della dottrina – il pregiudizio non rappresenta elemento necessario ai fini dell’annullamento ed al massimo può essere indice della malafede dell’altro contraente, che rimane quindi l’unico elemento necessario per l’invalidità, oltre che ovviamente la comprovata incapacità naturale del soggetto leso.