Sulla compatibilità del regolamento UE con indicazioni obbligatorie nazionali in materia di etichettatura
Corte di Giustizia UE, C-865/18 del 1 ottobre 2020
La Corte di Giustizia, nell’ambito di un rinvio pregiudiziale sollevato dal Conseil d’Etat, si è pronunciata sulla corretta applicazione del Regolamento UE n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, nonché sulla compatibilità dello stesso con ulteriori disposizioni interne.
Nel dettaglio, la Corte ha avuto modo di chiarire in quali termini e con quali presupposti e limiti il suddetto Regolamento UE sia compatibile con una disposizione nazionale più stringente, che preveda l’ulteriore indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto alimentare (nel caso di specie si trattava di latte).
La Corte ha innanzitutto ricordato che il Regolamento UE in esame armonizza le normative nazionali in tema di indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza degli alimenti (per evitare che un’eventuale omissione possa indurre in errore il consumatore), ma non impedisce agli Stati membri di adottare disposizioni che prevedano ulteriori indicazioni obbligatorie d’origine o di provenienza purché non in contrasto con il Regolamento stesso. E ciò a condizione: (i) che si tratti di indicazioni obbligatorie diverse ed ulteriori rispetto a quelle già previste dallo stesso Regolamento o da altre norme armonizzate; (ii) che quelle indicazioni siano relative non ad alimenti considerati indistintamente ma a “tipi o categorie specifici di alimenti” , e (iii) che la ratio della disciplina interna sia rinvenibile, alternativamente, nella tutela della salute pubblica, nella tutela degli interessi dei consumatori, nella prevenzione delle frodi alimentari, nella protezione dei diritti di proprietà industriale o commerciale o delle denominazioni geografiche qualificate o nella repressione della concorrenza sleale.
Avendo ritenuto soddisfatte tutte queste condizioni nel caso di specie, la Corte ha ritenuto compatibile la disposizione francese con il Regolamento UE.